Il primo Report di Impatto non si scorda mai

di Davide Zanoni, Responsabile Investimenti a|impact
Pubblichiamo oggi il primo Impact Report di a|impact, frutto di un lavoro intenso e importante per il team della Sicaf e per le società partecipate, che ringraziamo per la disponibilità.

Come tutte le prime volte, questo lavoro ha un fascino particolare, quasi sexy, per il solo fatto di rappresentare allo stesso tempo un punto di arrivo e un punto di partenza dell’attività di investimento e di gestione delle società in portafoglio.

Con il 2021 si è chiuso il primo ciclo di investimento che, in circa 30 mesi di attività, ha portato a 17 società
in portafoglio per un impiego di risorse superiore ai 9 Milioni di euro
. Finalmente vediamo i frutti dell’attività svolta e possiamo guardare con una certa dose di soddisfazione ai primi risultati che le società partecipate sono state in grado di generare.

Presi dall’operatività e guidati dall’obiettivo di individuare le società più promettenti, non ci eravamo ancora fermati a guardare la strada che abbiamo percorso.
Per noi questo Impact Report è anche la valorizzazione dei contenuti e delle metodologie proprietarie che sono state sviluppate dal team della Sicaf, modelli innovativi disegnati per valutare la performance sociale e ambientale, che in alcuni casi possiamo anche chiamare legittimamente “impatto”.

Questo lavoro in-house ha consentito al fondo di dotarsi di strumenti ad hoc, rigorosi ma allo stesso tempo non troppo pesanti per le start up, al fine di valutare il potenziale di generazione di impatto e per misurare i risultati effettivi degli investimenti effettuati.
Il fatto di avere queste competenze nel team ha consentito ad a|impact di adattare anche in modo tempestivo e flessibile le proprie metodologie con l’arrivo del regolamento SFDR. Non senza difendere con forza il punto di vista di un fondo impact che nasce con l’intenzionalità di fare investimenti sostenibili e che si trova a disagio nelle classificazioni e negli standard validi per tutti i fondi di investimento.

Quindi una fine per certi versi, ma soprattutto un inizio.
L’inizio perché siamo solo all’inizio della nostra avventura di investitori impact e perché l’impact investing come asset class è solo all’inizio del proprio sviluppo. Ci siamo resi conto in questi mesi che, nonostante una certa retorica, l’investimento ad impatto è un mestiere difficile, scivoloso e instabile. Non è facile mantenere dritta la barra e resistere alla banalizzazione dell’impatto, magari chiudendo un occhio e aprendone un altro sul buon rendimento economico, così come non è facile continuare a credere che le risorse per fare seed e early stage ad impatto siano disponibili sul mercato.
Come ogni cosa è una questione di integrità e buon senso. Siamo consapevoli dei limiti del nostro lavoro, ma speriamo in questo caso di aver fatto un lavoro utile per il settore e per le società partecipate. Si, perché alla fine è a loro che dobbiamo questi risultati.
Per molte di loro è davvero un inizio, non solo perché start up, ma perché ci hanno seguito in un percorso di cambiamento, dalla trasformazione formale in società benefit, passando per il disegno di un modello di impatto con obiettivi espliciti, KPI e target quantitativi, fino ad arrivare alla pubblicazione del loro primo report di impatto.

Questo accompagnamento, una sorta di abilitazione alla gestione dell’impatto, non certo alla generazione di impatto, è stata una parte importante del nostro lavoro e speriamo un valore aggiunto.

Ringraziamo il team di Avanzi a|word che ha reso questo report ancora più sexy!