Rifò è un brand di moda sostenibile, nato e radicato nel distretto di Prato, che propone un modello circolare per lo sviluppo e la commercializzazione di capi di abbigliamento in fibre rigenerate. Rifò, che in toscano significa “rifare”, utilizza principalmente tre materiali riciclati – cashmere, cotone e jeans – per creare localmente nuovi capi che conservano le stesse qualità dei prodotti originali.
Creare un’alternativa reale al fast fashion con un modello circolare di produzione che grazie alla raccolta dei maglioni e dei jeans usati, consente di ridurre le emissioni di CO2, di risparmiare risorse (acqua e materie prime) e di evitare coloranti e sostanze chimiche dannose. Valorizzare la tradizione tessile del distretto di Prato, con fornitori locali, offrendo anche l’opportunità a soggetti fragili di apprendere il mestiere del cenciaiolo e di trovare impiego
Rifò è un brand di moda sostenibile, nato e radicato nel distretto di Prato, che propone un modello circolare per lo sviluppo e la commercializzazione di capi di abbigliamento in fibre rigenerate. Rifò, che in toscano significa “rifare”, utilizza principalmente tre materiali riciclati – cashmere, cotone e jeans – per creare localmente nuovi capi che conservano le stesse qualità dei prodotti originali.
Creare un’alternativa reale al fast fashion con un modello circolare di produzione che grazie alla raccolta dei maglioni e dei jeans usati, consente di ridurre le emissioni di CO2, di risparmiare risorse (acqua e materie prime) e di evitare coloranti e sostanze chimiche dannose. Valorizzare la tradizione tessile del distretto di Prato, con fornitori locali, offrendo anche l’opportunità a soggetti fragili di apprendere il mestiere del cenciaiolo e di trovare impiego
Creare un’alternativa reale al fast fashion con un modello circolare di produzione che grazie alla raccolta dei maglioni e dei jeans usati, consente di ridurre le emissioni di CO2, di risparmiare risorse (acqua e materie prime) e di evitare coloranti e sostanze chimiche dannose. Valorizzare la tradizione tessile del distretto di Prato, con fornitori locali, offrendo anche l’opportunità a soggetti fragili di apprendere il mestiere del cenciaiolo e di trovare impiego
Creare un’alternativa reale al fast fashion con un modello circolare di produzione che grazie alla raccolta dei maglioni e dei jeans usati, consente di ridurre le emissioni di CO2, di risparmiare risorse (acqua e materie prime) e di evitare coloranti e sostanze chimiche dannose. Valorizzare la tradizione tessile del distretto di Prato, con fornitori locali, offrendo anche l’opportunità a soggetti fragili di apprendere il mestiere del cenciaiolo e di trovare impiego